martedì 21 febbraio 2012

Le aziende puntano sempre più sulla chimica verde. In Italia e nel mondo

Se negli anni è cresciuta la consapevolezza di ridurre le emissioni inquinanti e di portare sul mercato prodotti sempre più “eco” , nel tempo è anche aumentato l’impegno per promuovere comportamenti virtuosi nell’ambito della produzione. A cominciare da Nike, che già nel 2011 ha lanciato una linea “eco”, per proseguire con tante aziende italiane, come ad esempio Mapei che si specializza nella green economy, Novamont che sta preparando prodotti biodegradabili e bioplastiche, Mossi&Ghisolfi che ha in progetto di realizzare un grande impianto di biocarburanti da etanolo.

In uno scenario certamente non positivo per l’economia e quindi anche per la chimica, comunque “rimangono le opportunità della crescita mondiale per sostenere i livelli produttivi delle imprese chimiche” spiega Federchimica in un documento pubblicato di recente. Poter competere in uno scenario internazionale, le aziende chimiche italiane dovranno puntare su diversi fattori, tra cui l’innovazione e la qualità ambientale e in un” quadro di sostegno alla crescita basata sul miglioramento delle condizioni esterne che determinano la competitività delle attività chimiche”.

giovedì 16 giugno 2011

La chimica: tutti i giorni

Da anni l’industria chimica è impegnata su fronte della difesa ambientale.  Ma la chimica può andare a braccetto con un mondo sostenibile, in cui si tenga conto delle esigenze di protezione ambientale e di crescita?
L’Anno internazionale della Chimica, proclamato dall’ONU per il 2011 sembra dare risposta positiva a questa domanda. Molti gli aspetti che vengono presi in considerazione: le conquiste della chimica e il suo contributo al benessere della comunità, l’importanza della chimica nel preservare le risorse naturali, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico, solo per fare qualche esempio. Tuttavia, permane nell’opinione pubblica una certa (notevole!) diffidenza verso la chimica.

Viene da chiedersi: ma Chimica e energie rinnovabili sono il binomio possibile?
Il binomio è di giorno in giorno sempre più attuale e sempre più il grande pubblico e gli operatori del settore ne prendono coscienza: molte applicazioni delle rinnovabili fanno ricorso alla chimica. Si pensi alle metodologie messe in atto per lo smaltimento dei rifiuti, alle tecnologie per lo sviluppo delle applicazioni nel fotovoltaico o per le auto ‘ecologiche’, agli studi per lo stoccaggio di certi inquinanti…

Ma la chimica fa davvero parte della nostra vita di tutti i giorni e partecipa alla realizzazione di un modo più sostenibile?
“La chimica fa intimamente parte della nostra vita quotidiana, al punto che finiamo per dimenticarcene, sottovalutandone il contributo irrinunciabile” spiega Federchimica. “Ogni oggetto è fatto di chimica o perché è composto di materiali chimici, o perché grazie alla chimica esso si conserva o si preserva da contaminazioni esterne o perché esso è composto anche di materiali chimici”.
Vedi alla voce auto, plastica, fibre artificiali e sintetiche, detergenti, cosmetici, pitture vernici inchiostri adesivi, e avanti di questo passo.

Infine, una considerazione: E’ possibile vivere senza la chimica? Sembrerebbe di no!Nella vita di tutti giorni, come nelle applicazioni più specifiche riguardanti il mondo dell’energia e delle rinnovabili il contributo della chimica è determinante.