martedì 21 febbraio 2012

Le aziende puntano sempre più sulla chimica verde. In Italia e nel mondo

Se negli anni è cresciuta la consapevolezza di ridurre le emissioni inquinanti e di portare sul mercato prodotti sempre più “eco” , nel tempo è anche aumentato l’impegno per promuovere comportamenti virtuosi nell’ambito della produzione. A cominciare da Nike, che già nel 2011 ha lanciato una linea “eco”, per proseguire con tante aziende italiane, come ad esempio Mapei che si specializza nella green economy, Novamont che sta preparando prodotti biodegradabili e bioplastiche, Mossi&Ghisolfi che ha in progetto di realizzare un grande impianto di biocarburanti da etanolo.

In uno scenario certamente non positivo per l’economia e quindi anche per la chimica, comunque “rimangono le opportunità della crescita mondiale per sostenere i livelli produttivi delle imprese chimiche” spiega Federchimica in un documento pubblicato di recente. Poter competere in uno scenario internazionale, le aziende chimiche italiane dovranno puntare su diversi fattori, tra cui l’innovazione e la qualità ambientale e in un” quadro di sostegno alla crescita basata sul miglioramento delle condizioni esterne che determinano la competitività delle attività chimiche”.